Che stress! Quante volte ripetiamo – mentalmente o ad alta voce – questa parola nell’arco della giornata, in Italia ne soffre l’85% delle persone.
Lo stress: cos’è?
Si tratta di una risposta psicofisica ad una quantità di compiti emotivi, cognitivi o sociali percepiti dalla persona come eccessivi. Lo stress tuttavia non è necessariamente un male: c’è infatti uno stress buono, chiamato eustress, che consente al nostro organismo di far fronte a piccole e grandi emergenze, dandoci una forza e una resistenza inaspettate. Ma se la situazione di stress si protrae troppo a lungo nel tempo, e non è seguita da una fase di rilassamento, si ripercuote in una serie di ricadute dannose per l’organismo. Si parla allora di stress cattivo, o distress. Il cortisolo, un ormone prodotto dal surrene su impulso del cervello, (è l’ormone simbolo dello stress): nei momenti di maggior tensione determina l’aumento di glicemia e grassi nel sangue, mettendo a disposizione l’energia di cui il corpo ha bisogno. Insieme al cortisolo vengono poi liberate adrenalina e noradrenalina (catecolamine); la combinazione di questi tre elementi aumenta la pressione sanguigna per migliorare le prestazioni fisiche e la prontezza.
Passata la situazione di stress l’organismo torna in equilibrio (diminuiscono tono muscolare, respiro frequenza cardiaca e pressione sanguigna) e il corpo si rilassa. Questa fase è essenziale: senza di essa si verificano le condizioni per l’esaurimento.
La durata dell’evento stressante porta a distinguere lo stress in due categorie. Quello acuto, che si verifica una sola volta e in un lasso di tempo limitato; quello cronico, cioè quando lo stimolo è di lunga durata. Tuttavia, gli stadi cronici di stress fanno sì che l’attivazione permanente causata da un continuo flusso ormonale consumi eccessivamente le nostre energie, ci “scombussoli” dal punto di vista ormonale e, di conseguenza, generi stadi che influiscono negativamente sulla nostra salute generale.
Fattori stressanti
Lo stress può essere provocato da stressor di diversa origine:
- fisici (cambio di stagione, infezioni varie dell’organismo, sforzo muscolare e relativo esaurimento delle energie fisiche);
- sociali (eventi particolari positivi o negativi, elevati ritmi lavorativi; conflitti a lavoro, in famiglia ed in generale);
- psicologici (traumi, emozioni disturbanti, conflitti ed inibizioni interne).
Sintomi dello stress
Diverse persone possono accusare lo stress in maniera diversa.
Pur essendo difficile fornire un elenco esaustivo di tutti i sintomi dello stress, è utile individuare i più frequenti, si individuano quattro categorie di sintomi da stress:
– sintomi fisici: mal di testa, mal di schiena, tensione nel collo e nelle spalle, dolore allo stomaco, tachicardia, sudorazione delle mani, extrasistole, agitazione, problemi di sonno, stanchezza, capogiri, perdita di appetito, problemi sessuali, fischi alle orecchie;
– sintomi comportamentali: digrignare i denti, alimentazione compulsiva, più frequente assunzione di alcolici, atteggiamento critico verso gli altri, comportamenti prepotenti, difficoltà a portare a termine i compiti;
– sintomi emozionali: tensione, rabbia, nervosismo, ansia, pianto frequente, infelicità, senso di impotenza, predisposizione ad agitarsi o sentirsi sconvolti;
– sintomi cognitivi: difficoltà a pensare in maniera chiara, problemi nella presa di decisione, distrazione, preoccupazione costante, perdita di memoria perdita del senso dell’umorismo, mancanza di creatività.
Come gestire lo stress
La prima cosa fondamentale è la consapevolezza: mi accorgo di essere sotto stress, in ansia, di non stare bene, mi fermo un attimo per cercare di capire quale emozione sto provando, quali sono i miei pensieri, soprattutto quelli che non mi aiutano. Quindi si individuano gli schemi fissi e i pensieri ricorrenti che mantengono il quadro sintomatologico tipico dello stress. Successivamente si punta alla correzione e all’arricchimento di questi schemi e pensieri, al fine di correggerli ed integrarli con pensieri più funzionali per il benessere. Vengono impiegate inoltre tecniche di rilassamento e respirazione (come la mindfulness o il training autogeno) che aiutano a ridurre la sintomatologia fisica. Altrettanto importante per combattere ansia e stress è cercare di socializzare, confrontarsi, distrarsi, avere un contatto con la natura, riposare. Ogni persona deve riuscire a individuare il suo sfogo e prendersi cura di sé.